Disco
d'esordio sorprendente per questa band di Reggio Calabria, il prog
suonato da questa formazione è ricco di abilità, perizia
non comuni e un'energia veramente trascinante. Soprattutto colpisce
il loro sound ricco di contaminazioni, che riesce ad accomunare con
imprevedibile naturalezza il prog settantiano ad elementi moderni.
Il cantante e flautista Luca Salice con il suo strumento non può
non ricordare Ian Anderson, ma l'impressionante organo hammond di
Saverio Autellitano e le ritmiche incalzanti sono tipiche di formazioni
più pesanti, così la strumentale "Il Camaleonte",
che apre il CD, coniuga la visionarietà maligna dei Black Widow
con le asimmetrie compositive di King Crimson e Rush. Il secondo brano
"King of Fools", invece, propone un serrato funky prog?!?
Si avete capito bene, perché il primo minuto è tiratissimo,
poi troviamo un break sognante e sulfureo con ancora un grande hammond
a spadroneggiare, un brano incredibile con una sezione ritmica scoppiettante,
una prestazione formidabile! "Castelli di Rabbia" è
ancora raffinato prog, molto settantiano e visionario, il cantato
in italiano ricorda i grandi gruppi italiani, non è forse materiale
molto originale, ma il gruppo ha tutto il tempo per crescere e maturare.
Lo strumentale che da il titolo all'album inserisce elementi di jazz
rock ed esalta ancora di più le notevoli doti tecniche, tempi
e controtempi si susseguono, ma con una coerenza stilistica che rende
godibile il brano. Le alchimie della band proseguono con "Re
Nudo", stacchi formidabili si alternano ad aperture ariose e
coinvolgenti, anche le liriche un po' ermetiche non si sposano sempre
in modo efficace alle musiche. Il chitarrista Fabio Itri ci regala
l'acustica "Elusione Ottica", delicata ballata dal sapore
romantico e mediterraneo. In chiusura troviamo la suite "Mare
Nostrum", brano impegnativo che conferma quanto già espresso
e ci svela una band dalla grande abilità compositiva.
Questo album è bellissimo, tutto da scoprire, l'unico appunto
che mi sento di fare è sulle linee vocali che non sempre escono
convincenti, ma sono sicuro che il gruppo saprà presto migliorare
anche questo aspetto. Grande band, grande prog! GB |