A
volte un disco richiede più d'un ascolto affinchè si
possa apprezzarne appieno le diverse sfumature che lo caratterizzano.
"We give you the grace to show on your face" (titolo bello
lungo, eh!) appartiene alla suddetta categoria, ed è lavoro
per nulla banale o semplicistico, come magari il nome del gruppo potrebbe
far apparire. Tutt'altro, queste ballate sporche e maledette, oltrecchè
doverosamente elettriche, che ho voluto indicare semplicemente come
rock (le etichette a volte vanno evitate) possiedono una invidiabile
profondità, e vengono interpretate dal trio (Johnny J voce
e chitarra, Johnny Z basso e chitarra, Johnny III batteria) con una
notevole carica. Disperazione, cupezza, ma pure una vena di feroce
ironia emergono in "Hotels", "It's all a fuckin' game"
o nella garage-oriented "The black love", brani ridotti
all'essenziale, scarnificati direi ma dotati di grande carica. Sudore
e sangue... "Devil's hand" scherza colla tradizione rockabilly,
e lo fa alla grande, segno che i nostri hanno studiato a dovere la
lezione, e sanno applicarla, mentre l'incedere di "Crash"
è decisamente minaccioso (e la voce di Johnny J contribuisce
ad appesantirla ulteriormente).
Amici lettori, in "We give you the grace..." non c'è
solo rock'n'roll, c'è molto di più, credeteci! AM
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