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          POWER - Like an Empty Bottle... Again Street Symphonies Records Distribuzione italiana: Andromeda Genere: Hard Rock / Sleazy Rock Support: CD - 2011 | 
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            Pubblicare un disco di sleazy rock nel ’94 significa proprio 
            voler dar credito al motto “…fuori tempo massimo”! 
            Questo ciò che accadde ai Jolly Power del singer Elia, un autentico 
            folle che prestò a più riprese la propria voce vetriolitica 
            a canzoni devote al verbo losangelino che fu di Faster Pussycat, Jetboy, 
            Sea Hags ed accoliti (no!, non voglio citare i Guns’n’Roses!), 
            ma anche a quanto prodotto in Albione dai Dogs D’Amour… 
            Nulla del patinatissimo glam dei Poison e solo qualche grammo di polvere 
            (bianca?) di Motley Crue, gli otto brani che costituiscono la track-list 
            originale tradiscono anche una certa devozione per i seminali Hanoi 
            Rocks (“Downtown”), come pure una sana attitudine festaiola, 
            “Thank you (goodbye)” è poi uno splendido atto 
            di commiato, l’opportunità di riascoltare quel disco 
            (la prima stampa su cassetta temo sia ormai introvabile) diviene adunque 
            ottimo pretesto per deliberare che anche in Italia, pur con ben pochi 
            mezzi, si poteva competere con i best-seller d’oltre-Oceano 
            (andate a ricercare “Pizza connection” dei romani Miss 
            Daisy e sappiatemi dire!). Cinque (oltre a tre video) i brani aggiuntivi: 
            “Smokin’ pills”, “Better be alone” e 
            “Take all you want” appartengono al periodo che vide il 
            bassista Bely promosso a cantante titolare, “Beautiful” 
            e “F**k you” sono in vece nuove di zecca, e non smentiscono 
            le tendenze auto-distruttive dei Jolly Power, sempre in bilico fra 
            refrain azzeccati e sguaiatezza molesta. L’indole punkeggiante 
            evidentemente è difficile da reprimere, e forse è proprio 
            per questo che “Like an empty bottle…” conserva 
            ancora intatto tutto il suo fascino da perla del rock più pervertito. 
            Non attendevi finezze od atteggiamenti fashion a la Pretty Boyd Floyd, 
            i Jolly Power sono fatti così, grezzi e basta anche sotto la 
            spessa patina di fondotinta e rossetto! AM 
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