Questo
disco fa uno strano giro, nasce in Ungheria da una formazione locale
consolidata e approda in Giappone che ne cura parte della distribuzione.
A me arriva proprio dalla terra del Sol Levante e da una casa discografica
dedita in particolare al prog, ma anche al neo folk e a qualcosa delle
world music. Proprio a questo ultimo genere sembrano aderire i Kampec
Dolores, che per la verità producono una musica molto originale
e difficile da catalogare.
Il cd presenta nove brani di durata molto diversa, ma che in molti
casi supera i sette minuti. Ballate dolci che sanno di mediterraneo
e di ritmi popolari, retti dalla voce molto piacevole della singer
Kenderesi Gabi. La prima traccia che si fa veramente notare è
la terza che ricorda melodie orientali, ma è costruita su un
ritmo vicino al reggae, ma ha anche un assolo di sax dal sapore jazzato.
Ancora influenze arabe in “Shikadam”, con un solo di chitarra
davvero notevole. Una serie continua di soluzioni piuttosto inedite
almeno alle mie orecchie che non sono molto familiari a queste sonorità.
Un continuo caleidoscopio di colori e di suoni raffinati, talvolta
anche troppo elitari, ma che possono appagare lo spirito di chi cerca
sonorità particolari.
I Kampec Dolores sono un gruppo decisamente fuori dagli schemi e per
questo sono molto interessanti, suonano molto bene e fanno musica
particolare, in altre parole c’è più di un motivo
per cercare i loro lavori. GB
Sito internet
|