Rock Impressions

KEN'S NOVEL - Oblivion Domain
Musea


Abbiamo dovuto aspettare ben cinque anni per vedere il seguito del disco di debutto di questa interessante formazione francese, davvero un lungo periodo, ed oggi eccoci fra le mani questo lungo concept album di oltre settantasei minuti di brillante new prog divisi in dieci capitoli (uno è composto da tre tracce, per cui troviamo dodici brani).

La formula di questi cinque musicisti assomiglia molto a quella dei Pendragon, talvolta si sfiora persino il plagio, ma comunque l’album mantiene delle caratteristiche proprie che lo rendono piacevole e nella maggior parte dei casi le similitudini col gruppo d’oltre manica non sono poi così fastidiose. Di certo non si può parlare di un opera che brilla per originalità, resta il fatto che Oblivion Domain è un bel disco, ben fatto e ben realizzato e questo a qualcuno può bastare.

Il disco parte molto bene con l’aggressiva “Sadfield”, un new prog molto ben costruito e dinamico, senza gli eccessi di alcuni gruppi un po troppo esibizionisti, con un finale mozzafiato. Con “Crowd on Sail” il sound di questi musicisti si arricchisce di contaminazioni etniche, saldamente impiantate in un tessuto propriamente rock molto godibile. Molto elaborata e più concettuale risulta “Empress of the Frozen Sea”. Strana e fuori dagli schemi la tenebrosa e breve “Rejected”.

Senza voler fare un noioso track by track, voglio aggiungere che ci troviamo di fronte ad un album che si dipana come un buon libro di avventure, non tutto è inedito, ma la lettura ci lascia un piacere interiore che nessuno ci potrà togliere. Non si tratta certo di un disco fondamentale, ma merita almeno un ascolto. GB


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