Questo
sembra proprio essere un anno di grazia per il prog, che si dimostra
essere più vivo che mai. Il disco che stiamo recensendo è,
manco a dirlo, molto bello, ma la bellezza è data dai contenuti:
undici tracce molto ben assortite.
Musica ricca di fantasia nella migliore tradizione prog, musica epica
ed evocativa, dove la tecnica è sempre al servizio dell'espressività,
dove le emozioni vengono prima di tutto.
Fra le influenze del gruppo possiamo citare i Rush, i Saga e le Hearts,
in un vincente connubio di prog e di Aor. Già il grintoso brano
di apertura, "Through the Camera", ci catapulta in un'atmosfera
accattivante. Non ci sono soluzioni matematiche o geometriche, le
songs non sono una intricata accozzaglia di riffs, ma ogni brano si
evolve e si complica, in modo molto naturale, partendo da idee semplici
e vincenti.
Belle melodie con un bel cantato ad opera di un'ispirata Lisa Francis,
che, se non raggiunge i livelli espressivi di Lana Lane, ne è
comunque una degna alter ego. Fraseggi potenti e metallici si alternano
a momenti molto intensi, dando ai brani una rara forza descrittiva.
Prog che fa venir voglia di cantare, come la calda "Warm Winter
Nights", distante anni luce da quello creato per solleticare
le voglie morbose di musicisti alla ricerca di soluzioni ritmiche
esasperate.
Non conosco il loro disco di debutto, ma con quest'opera, dannatamente
affascinante, mi sento di prevedere che, col tempo e con più
mezzi, questo gruppo sarà sicuramente in grado di regalarci
altri dischi indimenticabili. Un acquisto sicuro! GB |