Rock Impressions

Greg Lake & Geoff Downes - Ride the Tiger GREG LAKE & GEOFF DOWNES - Ride the Tiger
Manticore
Distribuzione italiana: -
Genere: Rock / Pomp / New Prog
Support: CD
- 2015


Greg Lake (King Crimson, ELP) e Geoff Downes (the Buggles, Asia, Yes) non hanno bisogno di grandi presentazioni, fanno parte a pieno titolo della storia del rock. I due si incontrano nell’83 e scoprono di avere molto in comune. Nasce una collaborazione che viene sancita nelle canzoni che compongono questo cd. Si tratta di sei brani composti verso la fine degli anni ’80, appena i due hanno una pausa dai rispettivi progetti. Uno di questi brani finirà nel repertorio degli Asia e due in quello degli ELP, mentre due sono rimasti inediti fino ad oggi. Tra l’altro mi piace sottolineare che i brani sono stati rimasterizzati in Italia da Alberto Callegari negli Elfo Recording Studios e che le note del cd sono state curate da Max Marchini di Rockerilla, quindi il disco veste anche i colori nazionali.

Visto gli anni in cui questa musica è stata composta e conoscendo i due musicisti coinvolti, possiamo intuire il tipo di musica proposta, ma nonostante questo c’è ugualmente un senso di attesa e curiosità, perché si tratta di un progetto nato per amore della musica e l’amore è un sentimento che non lascia mai indifferenti. La prima traccia “Money Talks” è una di quelle rimaste inedite e devo dire che la cosa mi sorprende, perché è un brano epico e anthemico, con una bella linea melodica vocale. Alcune soluzioni sono pure avventurose, con le tastiere in bella evidenza, ma c’è anche un bel solo di chitarra e un finale drammatico, insomma poteva figurare bene nel repertorio ad esempio degli Asia. “Love Under Fire” finirà sull’album Aqua degli Asia (1992), è una canzone romantica, abbastanza radiofonica, bella ma meno avventurosa. “Affairs of the Heart” troverà posto su Black Moon, l’album di ritorno degli ELP del (1992), una ballad molto romantica con tentazioni pomp. Con “Street War” si torna ad esplorare territori epici e fortemente drammatici, questo brano farà parte di In The Hot Seat, l’ultimo album in studio degli ELP (1994), bella questa versione molto intensa. “Check it Out” è un altro brano tra il pomp e sonorità moderne con un buon senso drammatico, ma è inferiore ai precedenti, pur restando su livelli più che dignitosi. Magari se ci avessero lavorato sopra con un po’ più di convinzione poteva diventare un gran pezzo. La tentazione di fare ballad radiofoniche non passa ed ecco la romanticona “Blue Light”, piacevole ma anche questa meno delle precedenti. In chiusura troviamo un remix di “Love Under Fire”, non necessario, ma in qualche modo completa il disco.

Per il materiale proposto e per la linea della produzione, mi sembra un titolo adatto più ai fans degli Asia, che non a quelli degli ELP, però è un disco fatto col cuore e in fondo mostra dove volevano andare questi due musicisti, quindi è un documento interessante. L’unica pecca è che è un po’ breve. GB




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