I milanesi Lambstone arrivano al debutto dopo una gavetta costellata
di esibizioni live e qualche singolo. La band è composta attualmente
da cinque elementi e propone un post grunge vicino a Nickelback e
HIM, in altre parole si tratta di potente hard rock con linee melodiche
accattivanti nelle parti vocali.
Il disco si snoda lungo nove brani carichi di tensione, costruiti
su temi delicati, che parlano in modo critico di religioni, amore
e disillusione, con uno sguardo disincantato e vagamente pessimista.
Il decimo brano è la cover di “Dust in the Wind”,
un classico dei Kansas, tratto da uno dei loro capolavori, resa abbastanza
fedelmente dal gruppo, solo un po’ più rock dell’originale.
La musica composta dalla band meneghina è ricca di pathos e
il fragore delle chitarre distorte unito a ritmi incalzanti, che tolgono
il respiro, va a braccetto con un cantato melodico vincente. Hunters
and Queens è intriso di passione e non dovrebbe faticare a
trovare consensi.
Il rito che celebra la forza vitale insita nell’hard rock trova
nuova linfa in questi artisti. Grazie ad un songwriting contagioso
i Lambstone danno continuità ad una tradizione che, nonostante
i tanti detrattori, genera ancora entusiasmo. GB
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