Rock Impressions

Lance King - A Moment in Chiros LANCE KING - A Moment in Chiros
Nightmare Records / RED
Distribuzione italiana: -
Genere: Prog Metal
Support: CD - 2011

L'importanza che hanno avuto nel Rock band storiche quali Led Zeppelin oppure i più recenti (per modo di dire), Dream Theater non sta di certo a me rispolverarla, oramai ne è pieno anche il web di queste nozioni. Tanti artisti hanno seguito queste orme, magari nel sound hanno inconsapevolmente il DNA del genere, trasmesso a loro volta da altre band e si esprimono di conseguenza richiamando anche certe sonorità oramai sature. Difficile creare qualcosa di nuovo in ambito Prog o Metal Prog? Io dico di no, in quanto la risposta l'avete nelle orecchie e se fate un excursus dai Moody Blues ai gruppi di oggi ne avrete un resoconto. Le cose sono mutate radicalmente, per cui non è vero che non si può andare avanti. Le note sono solo sette? Anche le lettere sono soltanto ventuno, ma di discorsi se ne fanno comunque infiniti.

Lance King è un cantante melodico in ambito Metal e di fantasia comunque non deficita, oltre che di cultura musicale, a detta delle influenze trascritte nel disco. Il disco uscirà l' 11/11/11, davvero una situazione (per chi ci crede) alquanto bislacca o perlomeno singolare. In "A Moment In Chiros" si coadiuva dell'ausilio di numerosissimi artisti, fra i quali cito Jacob Hansen (Beyond Twilight, Invocator & Anubis Gate), Kim Olesen (Anubis Gate), Michael Harris (Darkology, Thought Chamber), Tore St Moren (Jorn), Fred Colombo (Spheric Universe Experience), Markus Sigfridsson (Darkwater / Harmony), Kevin Codfert (Adagio), Michael Hansen & Shane Dhiman (Phonomik), Malek Ben Arbia (Myrath) & Morten Gade Sørensen (Pyramaze, Wuthering Heights), Elyes Bouchoucha, Malek Ben Arbia, Anis Jouini (Myrath) & Mistheria (Bruce Dickinson e molti altri).

La qualità sonora è davvero buona, malgrado il mio ascolto è penalizzato dall'MP3, così la produzione di Kim Olesen (Anubis Gate) & Jacob Hansen, (Volbeat, Heathen, TYR, Amaranthe, Communic, Mercenary, Onslaught, Rob Rock, Blotted Science, Raunchy, Pretty Maids, Cryoshell). Voce pulita, melodie orecchiabili e buoni solo di chitarra sono gli ingredienti principali degli undici brani dell'album. Stralci di epicità rinforzano la struttura delle canzoni, per un piacere che può essere consigliato anche all'amante del Power Metal. Non ci sono quelli che si lasciano ricordare per episodi particolari, ciò potrebbe essere un difetto del disco, forse l'unico, resta il fatto che tutto è ben eseguito e prodotto.

Di Prog ce n'è davvero poco, comunque questo è il genere, per cui la recensione è finita. Disco gradevole senza infamia ne lode. MS


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