In
ambito Prog Metal l’Italia cala l’asso di briscola. I
Last Warning sono una band storica nel nostro panorama musicale, formatasi
nel 1989 escono con il primo demo nel 1990. Segue due anni dopo “Bloody
Dream” e poi i due dischi ufficiali “From The Floor Of
The Well” ed “Under A Spell” dell’oramai lontano
2000. La band del cantante Fabio Del Sal è più in forma
che mai, malgrado siano passati quasi nove anni dall’ultima
release, l’esperienza e la professionalità non sono messe
in discussione.
Chi ama i Queensryche con un cantato alla Geoff Tate, qui troverà
la gioia per i timpani.
Gianluca Venier stende tappeti tastieristici sui quali i brani ben
si sviluppano, sia grazie all’ottima coppia ritmica formata
da Ivan Moni Bidin (batteria) e Stefano Venuto (basso), sia grazie
al lavoro delle sciabole elettriche di Antonio Pin ed Andrea Ferrara.
“Madness”apre il discorso mettendo in tavola tutti gli
ingredienti per una buona riuscita. La successiva “Secret”,
sempre molto vicina alla band di Seattle, ci conferma la compattezza
e la professionalità di questa rodata band. Ottimi gli assolo,
sia di tastiere che di chitarre, ma la vera rivelazione risiede nell’intelligenza
del songwriting, i Last Warning sanno bene quando un assolo non deve
essere prolisso e quando un refrain deve sopraggiungere.
“It Slowly Dries My Tears” è una ballata orecchiabile,
dove le tastiere donano un velo di goticità che non guasta.
Diciamo che “Throughout Time” è un classico disco
di Prog Metal, ma attenzione, non quello sperimentale per intenderci
alla Tool, Pain Of Salvation od Opeth, bensì ricalca stilemi
classici, quelli che hanno dato i natali al genere. Detto questo godiamoci
le arie sostenute dalla stupenda voce di Fabio in “Bloody Dream”
e al diavolo le parole. Non serve essere per forza innovatori per
far godere l’ascoltatore, cuore e tecnica spesso e volentieri
hanno ragione di elevare un prodotto all’ennesima potenza. E’
il caso dei Last Warning, maestri nel saper esporre al meglio tutte
le caratteristiche di un genere datato, ma solo per modo di dire.
Incantati dal piano di “For A Liftime” ci destiamo solamente
all’ingresso delle chitarre e della ritmica ed avanti a noi
si stagliano paesaggi sonori di cristallina bellezza. “Only
Silence” è uno dei miei preferiti, tuttavia questo è
solo questione di gusto personale. La mia preferita in assoluto si
intitola “In The Flood”, dove Fabio duetta con Laura Ivan,
una voce eccellente, ospite nel disco. Otto minuti di emozioni pure,
confezionate (come l’artwork) in maniera impeccabile. Nel mio
promo c’è anche una bonus track dal titolo “Cry
Out”, dove la band pesta sugli strumenti a dovere ed espone
al meglio il proprio credo.
In conclusione con “Throughout Time” siamo al cospetto
di un disco onesto, il quale non passerà alla storia come un
classico del genere, ma che sicuramente vale il prezzo del biglietto.
Bentornati Last Warning. MS |