Rock Impressions

Lateral Blast - La Luna nel Pozzo LATERAL BLAST - La Luna nel Pozzo
(R)esisto
Distribuzione italiana: (R)esisto
Genere: Prog
Support: CD - 2016


Band romana formata nel 2014 in poco tempo eccola già alla seconda prova in studio. Il gruppo è piuttosto numeroso, troviamo ben sette musicisti Leonardo Angelucci (voce e chitarra elettrica), Rosa Zumpano (voce e flauto traverso), Antonello D’Angeli (voce e chitarra acustica), Alessandro Ippoliti (tastiere), Matteo Troiani (basso) e Tommaso Guerrieri (batteria). Per il momento c’è poco da dire, stanno facendo il percorso solito, fatto di concerti e contest, nei quali stanno cercando di farsi notare, erano al Pistoia Blues nel 2014. Bello l’artwork, un quadro del pittore bolognese Vito Giarrizzo, che ha ispirato il titolo del disco. Il cantato della band è passato dall’inglese all’italiano ed è diviso tra Leonardo, Rosa e Antonello.

Il genere proposto è prog rock in bilico tra classico e new prog, con belle melodie e una buona integrazione di testi (che ricordo sono in italiano) e musica. Se vogliamo non si tratta di una formula nuova, però il gruppo ha una personalità propria e tutto suona molto fresco. Le tracce di modernità non mancano, ma per lo più l’impianto è abbastanza classico, però è questo che rende interessante il prodotto. Oltre l’intro suggestivo, troviamo “L’Ululato”, che mostra le qualità descritte sopra. In “Come Nuvole” incontriamo il cantato di Rosa, che si dimostra dolce e grintosa al tempo stesso, il brano è retto da una melodia veramente bella, un lento dal sapore cantautorale, ma che ha un impianto prog che non mancherà di piacere. Con una poetica dal sapore medievale ci accoglie “Troubador”, che nella seconda metà si irrobustisce e anche il testo si fa più caustico, alcuni passaggi sono intriganti, mi ricordano le parti più epic prog dei Maiden. Il singolo estratto è “Io Voglio Volare”, che effettivamente funziona molto bene, contiene tutti gli elementi distintivi del gruppo con una bella melodia di fondo. Il disco mantiene una buona costruzione per tutta la sua durata, con brani abbastanza vari, pur in una continuità stilistica, che rende l’album convincente. I pezzi proposti sono mediamente corti per il genere, sembrano più canzoni in stile prog, l’unico brano lungo è “Suite per Lei”, che supera i nove minuti, ma che non aggiunge molto a quanto già detto. La title track è posta alla fine del disco ed è uno dei momenti più propriamente prog.

Le idee mostrate dai Lateral Blast in questa seconda opera sono molto buone ed è probabile che in futuro, con un po’ più di esperienza, sapranno emozionarci ancora di più. GB

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