Rock Impressions

Lavoirlinge - Short-Leg Dog LAVOIRLINGE - Short-Leg Dog
Andromeda
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Hard Rock
Support: CD - 2007


Ci sono voluti ben tre anni per dare un seguito al discreto Ep d’esordio, senza che ci siano grosse novità nel sound di questi ragazzi che propongono un mix di vecchio hard rock e di stoner, con prevalenza del primo. Lo stile a cui si rifanno questi quattro sognatori del rock viene dai Black Sabbath, dai Blue Cheer, dai Free (di cui propongono la cover di “Heartbreaker”) da tutti quei gruppi che avevano un suono grezzo, sporco, diretto e dannatamente sincero.

Short-Leg Dog parte in quarta con la trascinante “Sweetmeats Killers” che mi ha ricordato molto gli ZZ Top, anche se i Lavoirlinge sono più veloci, la base quindi è del solido blues, davvero un brano ottimo. “Short-Leg Dog Boogie” è aperta da un intro da urlo suonato con l’hammond, poi attacca la chitarra, il titolo la dice lunga sul brano e quello che si ascolta mantiene tutte le promesse, da non perdere l’assolo sempre fatto con l’hammond da Bruno Marini. “Revolution Station” trasuda di passione, i Lavoirlinge non sono solo degli amanti del sound che ha fatto la storia del rock duro, ne sono degli autentici continuatori, accostabili senza dubbio ai compagni di etichetta Bullfrog, due gruppi entrambe molto dotati di vera passione. “Belly Dancer” ricorda molto i riffs secchi degli Ac/Dc, nel brano c’è anche un intermezzo tribale coinvolgente. “All I Got to Do…” rallenta un po’ il ritmo, è un blues maledetto, che mi ricorda certe cose dei Badlands per pescare in un repertorio più recente. La cover di “Heartbreaker” ci da la misura della passione dei nostri a testimonianza che quanto ho detto in precedenza sul loro conto non è una mia invenzione. Secondo voi, che ormai avrete capito di cosa si sta parlando, un titolo come “Black Mud” a cosa può preludere? Io non vi rispondo, perché confido nel vostro acume, comunque il titolo è veramente indovinato. Altra prova di carattere è “Penguin Flight” con ottimi solos di chitarra. “Stomp” è un’anthem song, di quelle che non possono mancare in una set list dal vivo. Ottima chiusura con la trascinante “Pop is Not Love”, non ci sono storie, questa è musica che infiamma.

Se il mini cd di debutto mi era piaciuto, questo primo album mi ha veramente conquistato, non c’è un brano riempitivo o suonato senza passione, non ci sono cadute di tono, certo è musica dannatamente retrò, ma rispetto a tante uscite odierne prive di temperamento, preferisco di gran lunga un disco che suona come deve e questo è proprio uno di questi dischi. GB


Altre recensioni: Rumbling Machine

contatti: www.lavoirlinge.it


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