Rock Impressions

Lucio Lazzaruolo - Amelia and Other Favourites LUCIO LAZZARUOLO - Amelia and Other Favourites
Transparent Music

Distribuzione italiana: si
Genere: Virtuoso
Support: CD - 2009

Chi ha seguito ed amato negli anni ’80 il Progressive Italiano, forse ricorda con estremo piacere una delle band più significative ed emozionanti, i Notturno Concertante. Lucio Lazzaruolo è il chitarrista, un artista amante della musica, sia Rock che della Classica.
Lo abbiamo incontrato nel 2005 con un disco coraggioso dal titolo “My Favorite” per la Mellow Records, un viaggio nella musica “dotta” , eseguita alla chitarra e lo ritroviamo oggi con “Amelia And Other Favourites”. La sfida dunque continua, così il piacere di addentrarsi nei vicoli della antica cultura musicale, con l’obbiettivo di renderla fruibile ad un pubblico più variegato possibile.

Ci si imbatte in arpeggi rinascimentali, danze processionali, classicismi e molto altro. Lucio attinge molto dalle composizioni di Fernando Sor (1778 – 1839), Johann Kaspar Mertz (1806 – 1856) e da Miguel Llobet, dal quale ricava pure il titolo d’Amelia, estrapolato proprio da “El Testamento”. Nell’ascolto, la chitarra avvolge in maniera ovattata lo stato d’animo e con leggerezza rilassa il corpo e la mente. Semplici sovraincisioni rendono il lavoro più profondo e marcato, mettendo in risalto la tecnica di questo grande artista italiano, del quale tutti noi dovremmo andare fieri. In quasi un ora di musica, resto affascinato da molteplici passaggi, ma quelli che più hanno colpito la mia attenzione sono quelli di Antonio Vivaldi , “Andante Del Concerto In Sol Mag Op. 13” e di Miguel Llobet con “El Testamento D’Amelia”. Quest’ultimo autore riesce a toccare dentro, risultando più intimistico, pur irrorando di luce e calore le note della chitarra, come nel brano “El Noi De La Mare”. La tecnica di Lucio trova ottima vetrina in “Vals Venezolano n° 3 Natalia” di Antonio Lauro. Più rinascimentale e cantautoriale, nel senso in stile Branduardi, troviamo “Canarios” di Gaspar Sanz (1640 – 1710). Ma l’autore preso più in considerazione è Fernando Sor. I brani sono ventiquattro e la copertina del disco è un opera del pittore Fabio Mingarelli. All’interno c’è una introduzione all’ascolto fatta dal noto giornalista del Rock Progressivo, Donato Zoppo. Con questo disco Lucio Lazzaruolo ci dimostra che il Progressive Rock ha comunque radici culturali profonde, certa musica fa parte del bagaglio culturale di un artista e che essa si ripercuote pure nell’etnico, come nel caso dei Notturno Concertante.

Non abbiate paura di avvicinarvi ad un mondo così antico, esso è lieve e nasconde delle emozioni che forse non vi aspettate. Da parte mia un encomio a Lucio, che ha il coraggio di mettersi a nudo nei sentimenti e soprattutto per l’amore totale che infonde in questo strumento. Non c’è bisogno che lo dica, chi ama la chitarra classica, deve avere questo disco, soprattutto per il gusto di assaporarne la genuinità. Attendiamo ora il nuovo dei Notturno Concertante dal titolo “Canzoni Allo Specchio”. MS

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