Michael
ritorna con un album interamente dedicato al blues, nove tracce di
cui otto covers e un solo brano personale. In questa premessa sono
racchiusi tutti i motivi di interesse per questo disco o almeno così
sembra.
In scaletta appaiono dei veri classici "Still Alive and Well"
di Rick Derringer, "Manic Depression" e "Little Wing"
di Hendrix, "I Need You" dei Lynyrd Skynyrd, l'intramontabile
"Pink Panther" di Henry Mancini e altri ancora, una raccolta
piuttosto varia che tiene alto l'interesse dell'ascoltatore per tutto
il disco. In formazione troviamo il singer Sonny Reece che ha una
voce roca e graffiante molto adatta, al basso si alternano John Purtle
e Neil G. Ives, mentre alla batteria troviamo Trevor Thorton, una
sezione ritmica piena di feeling che svolge in modo ineccepibile la
propria parte. Questo album dosa in parti uguali devozione per il
blues e passione per il virtuosismo lo dimostrano l'ottima scelta
di brani e la perizia consumata di Lee Firkins, che sciorina un solismo
caldo ed avvolgente, mai ridondante o eccessivo, a dimostrazione che
il nostro sa come si fa il blues.
Se dovessi consigliare un disco di rock blues non metterei Decomposition
fra i primi dieci, ma Michael ha superato più che brillantemente
la prova, sfornando un album molto piacevole e che esalta tutto il
suo raffinato talento. GB
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