Rock Impressions

Light Coorporation - Rare Dialect LIGHT COORPORATION - Rare Dialect
R & R Megacorp
Distribuzione italiana: no
Genere: Jazz Rock / Prog
Support: CD - 2011


La Polonia è una terra musicalmente ancora poco conosciuta, lo ricordiamo tutte le volte che affrontiamo la recensione di un gruppo di quel paese e devo dire, non senza una punta di orgoglio, che Rock Impressions ospita molti artisti di quel paese. I Light Coorporation sono una formazione a sei di jazz sperimentale, che spesso si è avventurata nei territori del prog rock, fra reminiscenze canterburiane e divagazioni RIO, una proposta piuttosto avanguardistica, ma che presta attenzione anche ad un contenuto non troppo difficile da affrontare. Questo è il loro disco di debutto.

L’album parte con “Transparencies”, un intro che gioca subito con rumorismi e minimalismo jazz, poi attacca “Tokyo Streets Symphony”, che ricorda una fusion abbastanza classica, belle le ritmiche, vagamente rockeggianti su cui si innestano dei decisi contributi dei due sax, il basso è portentoso, ma c’è anche un violino ficcante. Il brano è piuttosto lungo e strutturato, ma fila liscio. “Maestro X” attacca con un tempo deciso e incalzante, più prog che jazz, propone delle gran belle atmosfere, ma il pezzo forte è il crescendo finale, con tanto di sterzata verso un jazz metal di grande impatto emotivo. “Ethnic Melody From the Saturn” è uno dei brani più belli del disco, quello che riesce meglio a coniugare ottime melodie e sperimentazione. “The Legend of Khan’s Abduction” è invece il brano più sperimentale, l’avvio è quasi rumorista, i ritmi e le linee melodiche sono poco riconoscibili, ma si sente che c’è un filo conduttore, che guida i musicisti, avanguardia si, ma sempre accessibile. Come controparte “The Seven Wells” è puro jazz rock, la batteria procede spedita e sicura, mentre gli altri strumenti prendono il volo a turno, anche la chitarra è piuttosto dura e tagliente. “Merchaw Zman” è una suite composta da quattro movimenti, una piece de resi stance, dove la band mostra tutta la propria creatività e le proprie abilità tecnico compositive.

Facile dire che non si tratta di musica per tutti, in particolare perché è interamente strumentale, ma i Light Coorporation sono una band davvero interessante e propongono melodie di facile presa, nonostante il contesto non proprio ad ampio raggio. Nel complesso un bel disco, che ha saputo unire in modo sapiente musica impegnata e piacevolezza. GB

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