Rock Impressions

Light Coorporation - Aliens From Planet Earth LIGHT COORPORATION - Aliens From Planet Earth
R & R Megacorp
Distribuzione italiana: no
Genere: Jazz Rock / Avangarde
Support: CD - 2012


A distanza di un anno dal debutto i polacchi Light Coorporation sono tornati sul mercato con una formazione in buona parte rimaneggiata e con un sound leggermente più sperimentale e meno immediato rispetto al disco precedente. Elementi di continuità sono il chitarrista e violoncellista Mariusz Sobanski, il violinista Robert Bielak e il batterista Milosz Krauz, è rimasto un solo saxofonista, che è cambiato, come pure è cambiato il bassista.

Il primo brano è minimale, un sax si libra su un basso atmosferico e in sottofondo ci sono i rumori della natura, un avvio tanto coraggioso quanto lento e poco coinvolgente, evidentemente la band ha puntato tutto sul climax raggiunto. Stesso discorso per il secondo brano, che è più vario e sperimentale, quasi free jazz, ma sempre molto atmosferico, con partiture misteriche e anche un po’ troppo notturne. Anche “The Rainbow Hunter” gioca su minimalismi spinti, il violino è l’attore principale e ci sono momenti davvero belli, ma anche piuttosto noiosi, penso in particolare a chi è poco abituato a musica così cerebrale. Per sentire delle ritmiche e fraseggi un po’ più coinvolgenti bisogna arrivare al quarto brano “The World of Cobweb Fabric”, che comunque resta sempre molto sperimentale e presenta parti perfettamente in continuità con quanto precede. A questo punto è chiaro che la band ha voluto dare una svolta decisa verso la sperimentazione, il disco appare quasi rumorista, il rock sembra sparito del tutto e questo da un lato appesantisce l’ascolto, dall’altro rende il disco molto eclettico ed elitario.

Questa band polacca sembra in cerca di uno stile personale che la contraddistingua, di sicuro stanno facendo un lavoro interessante, ma credo che la scelta di fare una musica troppo sperimentale potrebbe non aiutarli ad emergere, comunque è una scelta che va sempre ampiamente apprezzata. GB

Altre recensioni: Rare Dialect; About

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