Il
gruppo è nato come duo formato da un chitarrista e un batterista,
infatti, i brani sono impostati molto chiaramente sugli intrecci di
questi due strumenti, poi si sono aggiunti per strada il tastierista
e il bassista il cui contributo resta marginale.
Questi artisti francesi si dividono fra passaggi tecnici piuttosto
pregevoli e arditi e momenti di pura suggestione, un ideale crocevia
fra passato e presente, ritroviamo le cose migliori dei classici e
certe soluzioni care ai gruppi come i Dream Theater. Un crocevia fra
Yes e Rush, energico jazz rock molto gradevole e molto intricato allo
stesso tempo, diviso in otto brani in gran parte contenuti in meno
di cinque minuti, il che consente un ascolto piacevole senza trascinare
l'ascoltatore in armonie dispersive e spesso tediose.
Le buone idee non mancano e con una maggiore maturità questa
band saprà dare delle grandi soddisfazioni ai suoi ascoltatori.
Il più grande pregio di questo lavoro è di non annoiare,
di saper mantenere una discreta tensione, mentre il principale difetto
è di essere interamente strumentale, i brani avrebbero meritato
delle belle linee vocali, non che se ne senta la mancanza, ma avrebbero
reso indimenticabile il disco. Da tenere d'occhio. GB
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