I tedeschi LDC sono una band che negli anni ha cercato di tracciare
una personale strada artistica. Etichettati come post rock, hanno
spaziato anche nel progressive e nel metal, con una spiccata attitudine
per la ricerca di soluzioni originali. In questo senso i loro album
sono tutti molto interessanti, dischi da scavare con attenzione.
Anche il presente nuovo capitolo della loro discografia è ricco
di suggestioni, fin dall’iniziale “Curiosity”, divisa
in due parti, che gioca a mescolare rock ed elettronica. La loro musica
è per lo più strumentale e le tracce cantate sono affidate
ad ospiti. Il concept sottostante parla di come la tecnologia stia
modificando i nostri stili di vita, cambiamento che sta avvenendo
ad una velocità folle, con tutti i problemi che questo comporta,
l’invito della band è a recuperare la dimensione “personale”
nei contatti, non esprime un rifiuto della tecnologia, non è
in opposizione alla modernità, ma lo scambio tra persone che
dialogano faccia a faccia è proposto come via imprescindibile
di crescita sia personale che comunitaria.
La musica quindi non poteva essere che un viaggio nella psiche dell’ascoltatore,
con la speranza di suscitare domande sul senso del vivere quotidiano,
sempre più legato all’uso delle nuove tecnologie e nello
stesso tempo, per l’alienazione che nasce da questo, anche sempre
più fragile. Ancora una volta i LDC ci offrono uno spaccato
di grande arte. GB
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