Non sono molte le formazioni che arrivano dalla Russia, ma quado capita sono quasi sempre gruppi molto interessanti, così è anche di questi Lost World, una band formatasi nel 1990 e che ha pubblicato sette album autoprodotti e distribuiti in modo indipendente. Il primo album ad essere distribuito è stato Trajectories, poi è arrivato il turno di questo secondo titolo uscito verso la fine del 2006. Il gruppo si è fatto notare in particolare per la presenza di un violino in formazione, questa caratteristica li ha accomunati ai Kansas, agli UK e anche ai nipponici KBB, ma bisogna ammettere che il gruppo ha un sound molto personale, anche se forse si possono ravvisare tracce di King Crimson, qualche tocco di Canterbury e anche un pizzico di prog italiano, ma tutto è riletto e rimodellato sul sound altamente coinvolgente di questa band.

Oltre al violino è presente anche il flauto, che è suonato dal batterista Vassily Soloviev, mentre Andrii Didorenko suona la chitarra, il basso e il violino, le tastiere sono invece suonate da Alex Akimov. Per un certo periodo il gruppo ha avuto in formazione anche un cantante, ma attualmente la formazione si presenta senza e questo disco è interamente strumentale.

La musica espressa da questi musicisti è avvolgente e trascinante, nonostate il disco sia interamente strumentale, riesce a tenere accesa l’attenzione brano dopo brano, in un crescendo continuo di stimoli e di raffinatezze compositive. Un sound pieno, epico e magniloquente, che riesce ad offrire una mescola pressoché perfetta di musica classica, jazz e rock.

Se siete in cerca di un disco di vero prog rock, o se preferite di art music, allora non esitate a far vostro questo piccolo gioiello, vi conquisterà. Grandiosi! GB