Gli
Angra hanno riscosso un buon successo nel nostro paese, pertanto immagino
che il nome del loro chitarrista Kiko Loureiro sia piuttosto noto,
lo stesso dicasi per la sua abilità con la sei corde. Questo
disco ci mostra il talento di Loureiro in modo ancora più esplicito
in tredici esuberanti tracce strumentali.
Il terreno è quello tipico dei più recenti axemen con
brani fatti apposta per mettere in risalto la tecnica di questo effervescente
ragazzo brasiliano. Il suo solismo infatti è un’esplosione
continua di vita, è spumeggiante e variopinto e, come recita
il titolo, mette anche un po’ di vertigini.
Si parte in quarta con “Enferno” un classico power metal
in doppia cassa e Kiko incarna alla perfezione il guitar hero tutto
metallo. Un po’ più strutturato il secondo che parte
come il primo, ma nella seconda sezione subentrano delle contaminazioni
samba e si fa veramente interessante. La strada ora è aperta
e Loureiro può agevolmente passare alla fusion di “Escaping”,
mentre nella title track si esibisce in una semi ballad emozionale,
mettendo in luce anche le sue doti interpretative su atmosfere più
morbide. L’inventiva del nostro non conosce pause ed eccolo
alle prese con il prog metal in “Pau-de-Arara”. Ma ora
non voglio rovinarvi la sorpresa raccontandovi tutte le sfumature
di questo cd variegato, per lasciarvi il gusto di scoprire quanto
Kiko sia estroverso.
Il songwriting di Loureiro è davvero vario anche se non ci
sono dei passaggi particolarmente innovativi. Resta il fatto che questo
è un cd che non annoia, se non per il fatto che è interamente
strumentale. Piacerà tantissimo ai fan degli Angra, ma merita
di essere ascoltato anche dagli altri. GB
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