L’interesse
suscitato dal secondo album L’Esprit de l’Exil, pubblicato
lo scorso anno su Musea, ha portato il gruppo a ristampare anche il
primo album Efflorescence inizialmente distribuito tramite internet
sotto forma di Mp3. I nostri due musicisti giapponesi in questo lavoro
fanno quasi tutto da soli, solo in un pezzo c’è un bassista,
mentre nell’ultimo che è una bonus c’è un
contrabbasso.
La musica è sempre un jazz rock solare che ricorda molto i
Focus, anche se qui troviamo un abbondante uso del synth e dell’elettronica.
I brani sono dieci con l’aggiunta di una bonus track registrata
quest’anno. La proposta dei Lu7 è estremamente raffinata
e rilassante, alcune caratteristiche possono far storcere un po’
il naso, come ad esempio l’uso massiccio dell’elettronica,
ma il risultato è così amabile che sono convinto che
questi artisti abbiano tutte le carte in regola per riscuorete ampi
consensi.
Le partiture di questi musicisti sono ottime per la notte fonda, con
la loro morbidezza accarezzano i sensi di chi le ascolta in modo molto
gentile, ma questi musicisti riescono anche a sorprenderci proponendo
delle personali rielaborazioni di tre “Sonatine” di Maurice
Ravel (quello del famoso bolero), che ci mostrano quanto fosse attuale
il genio di quel musicista di inizio ‘900. Più jazz e
meno prog del secondo album, in questo senso il gruppo appare maturato.
Per il resto sono tutte composizioni proprie. Molto bella anche la
bonus track che ci restituisce il gruppo in piena forma per future
escursioni.
In fondo la musica deve dare delle belle emozioni e questi musicisti
ci riscono con un stile apparentemente semplice, ma che nasconde i
semi di una grande maestria. GB
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