Come
avrebbero suonato i Christian Death se avessero fatto musica elettronica
e ambient? Molto probabilmente come questi tenebrosi Lycia, che propongono
un ruvido ambient, molto gotico e suggestivo.
Questa ensamble sembra capace di rendere la claustrofobia un'equazione
matematica lineare, riesce ad alternare brani meditativi ad altri
più ritmati mantenendo un medesimo sound, riesce a rendere
"cattive" atmosfere in apparenza rilassanti.
Sicuramente un compito tutt'altro che facile e questi "malati"
sembrano riuscirci con una naturalezza inquietante. La chiara matrice
proveniente dagli ottanta conserva il gusto evocativo della musica
di quel periodo, quando tutto era nuovo e inedito e quando si poteva
sperimentare senza limiti. Oggi è più difficile trovare
soluzioni inedite e non tutti gli episodi di questo disco sono sopra
le righe, ma rimane il fascino misterioso e oscuro di una musica evocativa,
suonata con sufficiente convinzione e personalità.
Diciassette brani per settanta minuti, un lungo viaggio verso un abisso
misterioso. Un disco completo che offre un buon spaccato su questa
capace formazione. GB
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