Il nome Lys racchiude il progetto musicale di Frederic Chaplain, uno
dei fondatori dell'etichetta francese Prikosnovenie. Questa label
è un piccolo miracolo, un progetto artistico molto curato che
si propone di produrre lavori musicali di grande qualità, con
uscite molto selezionate e curate nei minimi dettagli, dalla grafica
alla produzione artistica.
Non è un caso quindi se il secondo album di Chaplain vede la
collaborazione di molto artisti accasati presso l'etichetta, fra gli
altri troviamo il nostro Francesco Banchini (GOR e ex Ataraxia), Mihaela
Repina (Pinknruby), François Testory (Sarrazine), Liz Van Dort
(Faraway) e altri.
La musica è molto varia, ma fondamentalmente si tratta di un
mix di elettronica e di etnica con ritmi hip-hop e trip-hop che affiorano
ogni tanto e un'attitudine rituale dal sapore sciamanico molto presente
in tutto l'album. Non sono composizioni immediate e richiedono una
certa predisposizione all'ascolto, c'è un cammino di ricerca
che percorre tutte le tracce del cd e che guida l'ascoltatore in un
viaggio onirico molto profondo. L'India si fonde con il Mediterraneo,
la musica elettronica diventa un tuttuno con il tribalismo ancestrale
in un continuo pellegrinaggio fra passato e presente, fra antico e
moderno, fra culture distanti ma unite da un unico fattore: la musica.
GB
Intervista
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