I Machine Mass, nati come side project dei Doubt, sono un trio che
ruota attorno alle figure del chitarrista Michel Delville e del batterista
Tony Bianco, mentre il “terzo” elemento varia di disco
in disco, sul presente troviamo il tastierista Antoine Guenet. Il
titolo del cd non lascia dubbi sulle intenzioni artistiche di questo
progetto, rileggere alcune composizioni di Hendrix, un musicista che
a distanza di anni continua ad essere preso come riferimento e ispirazione
e che risulta ancora moderno e vitale.
La rilettura dei Machine Mass ovviamente non è fedele, ma l’intento
non è nemmeno quello di stravolgere, piuttosto hanno spinto
sul lato psichedelico e jazz rock e in questo credo abbiano rispettato
pienamente il genio scomparso, celebrandolo nel migliore dei modi.
Fra le nove riletture troviamo titoli celebri e altri meno noti, ma
quello che importa è quanto si ascolta, tre musicisti che sembrano
posseduti dalla musica del celebre chitarrista e che hanno dato vita
a delle jam sessions sulle note dei suoi memorabili brani.
La componente psichedelica è quella sicuramente predominante
e in questo senso il disco risulta davvero trascinante, con parti
soliste da capogiro. Delville, Bianco e Guenet hanno dato libero sfogo
al loro talento e questo fa scattare forti brividi. Sono convinto
che Jimi avrebbe davvero apprezzato. GB
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