Disco
di dance (si avete capito bene!) elettronica e gotica che dimostra
come anche la musica di puro intrattenimento possa essere pervasa
di un malsano senso apocalittico.
Questo disco è in realtà un mini CD di ben sessanta
minuti e dieci brani con la song eponima che viene riproposta in sette
versioni differenti, una maratona alla lunga un po' ostica. Da un
lato, riproporre la stessa song in sette versioni fra loro piuttosto
diverse, può dimostrare una certa creatività, ma può
anche essere sintomo di una difficoltà nel scegliere una strada
espressiva al posto di un'altra, oppure può dimostrare come
si possa giocare con la musica e come si possa, con un buon sintetizzatore,
comporre e scomporre un brano per dargli una veste sempre nuova e
comunque interessante.
Una ripetitività dall'inquietante sapore liturgico e pagano,
intrisa di esoterismo, forse non sempre convincente, ma spesso suggestivo.
Dark di origine e matrice tedesca, cantato in femminile, non è
certo niente di originale, ma è sicuramente ben confezionato
e piacerà a molti di voi che non sentono la mancanza di momenti
rock, si perché in questi sessanta minuti di rock non c'è
neanche l'ombra e personalmente io ne sento la mancanza. GB |