Melanie Garside, artista di grande talento, ci riprova con questo secondo album, il primo disco mi aveva incantato, per la sua poesia, questo secondo devo ammettere mi ha convinto meno del predecessore. Comunque c’è più di un motivo di interesse per accostarsi a questo lavoro. In primis il mixaggio è affidato a Simon Gogerly che ha lavorato con U2, Gwen Stefani e altri nomi importanti. Poi c’è la presenza della sezione ritmica dei bravi Misstrip. Ma ovviamente è Melanie stessa che cattura principalmente la nostra attenzione, polistrumentista e personaggio musicalmente molto attivo è sicuramente da tenere in considerazione.

Home si apre con una traccia molto accattivante, “While You’re Sleeping”, una pop song elettronica di facile presa, che dimostra l’abilità compositiva della nostra, ma che è anche troppo “leggera” per i miei gusti. Sempre carina ma ancora meno convincente è la successiva “Quiet the Silent World”, poi segue la ballata acustica “Me and Rose”, Melanie ha una delicatezza squisita, è sicuramente una grande artista e in queste situazioni lo dimostra. “Mirror” ci riporta ad un pop evoluto, ai limiti del post rock, che rialza le sorti del disco, anche se perde un po’ di intensità nel chorus che è troppo smielato, mi sarebbe piaciuto di più se fosse stato un po’ più incazzoso. Con “No Place” Bee ci riporta alle sue ballate acustiche ricche di pathos e di un gusto romantico tutto femminile. Parte bene “Queen 23”, con un ritmo intrigante, ma poi si perde per strada e diventa prolissa. “I Want It All” ci presenta qualche sperimentazione elettro pop, ma sono convinto si poteva fare di più, comunque non è male. La seconda parte del cd prosegue nello stile già tracciato senza cali di tensione e senza picchi.

Melanie “Maple Bee” Garside è un’artista di spessore, questo disco non è riuscito del tutto, avrei preferito una maggiore grinta, ma così è, un disco elegante e raffinato che saprà accarezzare i vostri sensi con grande stile, ma senza quei graffi che ogni tanto servono. GB

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