Accidenti,
devo aver mischiato qualche disco, mi ritrovo uno dei White Lion nella
custodia dei MPG! A parte gli scherzi, chi canta non è Mike
Tramp? Vado a leggere la bio e con stupore mi accorgo che questo è
il debutto di un solista dal nome Martie Peters (ex cantante dei danesi
Push). Questo esordio non è avaro di emozioni, anzi, alquanto
frizzante.
Faccio il pieno d’energia nell’iniziale “The Best
Inside” la quale ci insegna, grazie alla scuola FM / AOR anni
’80, come si può essere massicci senza gridare troppo.
Il piede mi parte da solo ascoltando “Riot On The 5th Floor”,
pezzo ruffiano si , ma anche molto adrenalinico e di notevole personalità.
Pane per i denti di chi ama i Journey, oltre che i citati White Lion,
in “Only Dreaming” e se questo è un debutto possiamo
ben sperare nel futuro. In “Number 1” ho uno sbalzo temporale
non indifferente, con rimembranze Scorpions e Saxon grazie al ritornello
marpione. E’ a questo punto che sopraggiunge l’immancabile
ballata alla “volemose bene” dove la voce di Martie diventa
graffiante come le unghie di un gatto, il pezzo si intitola “Take’s
Some Time”, ma io comincio a pensare che MPG sono dei furbacchioni.
Infatti questi scippatori d’emozioni in “Heart Is An Empty
Space” virano verso Bryan Adams confermandomi che rubacchiare
qua e la può fare comodo, ma in fondo chi se ne importa, viva
le buone melodie, soprattutto se ben eseguite! Con “Hard To
Choose” mi scappa da ridere, vecchi suoni ma sempre nuove emozioni
e con la conclusiva “Dixie Toot” let’s go in the
Rock!
Per concludere siamo al cospetto di un disco rivolto alle radio, ad
un pubblico AOR, a chi ama gli anni ’80 ed ovviamente ai fans
dei White Lion.
Niente di eclatante ma sono Euro spesi bene, aspettio il secondo lavoro,
sono troppo curioso. MS |