Ecco il disco “perfetto” per la storica casa discografica
genovese! Il progetto Mater A Clivis Imperat è nato sulla scia
di formazioni dark rock storiche, prima su tutte gli Jacula di Antonio
Bartoccetti, ma penso anche alla cinematografia di genere horror e
alle colonne sonore collegate. Molti sono gli elementi che compongono
il sound oscuro e quasi demoniaco di questo album.
Si passa dalla musica sacra a quella operistica, dall’hard rock
al prog, tutto inserito in un contesto molto teatrale e gotico al
di là di ogni possibile dubbio. Spettri, fantasmi, creature
della notte, popolano ogni singolo solco di questo disco, un’opera
oscura e ossessiva dall’inizio alla fine, senza un solo secondo
di luce, nemmeno apparente. Buio totale, come in un romanzo di genere.
Un disco per i veri amanti del dark in tutte le sue sfumature. Sepolcrale,
funereo, romanticamente disperato, possiamo declinare tutte le tonalità
delle tinte crepuscolari. Il tutto condito da testi in latino, che
aggiungono quel velo di mistero, che sfiora il sacro. Davvero difficile
non subire il fascino di un’opera tanto riuscita.
Atrox Locus è lo scenario perfetto per un viaggio onirico dove
è più vero che mai l’incipit “abbandonate
ogni speranza o voi che entrate”. GB
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