"Traffico di pulsazioni (9 modi di intendere il frastuono)"
è il debutto Ambient ed Electro del musicista Davide Matrisciano.
Il giovane autore si occupa di musica sin dall'età di tredici
anni ed oggi porta a compimento il sogno di realizzare il primo disco.
Nella sua crescita culturale si possono nominare influenze quali Philip
Glass, The Alan Parsons Project, Wim Mertens, Craig David, Patrick
Doyle, John Cage, Terry Riley, John Adams, Maurice Ravel, Karlheinz
Stockhausen, Steve Reich, Jean Michel Jarre, Olivier Messiaen, The
Divine Comedy, Le orme, Banco del Mutuo Soccorso, PFM su tutti. Ma
quello che riesce a comporre come one man band, è musica essenzialmente
elettronica. Tuttavia nelle nove tracce che compongono l'album, si
possono estrapolare condizioni anche vintage, malgrado il suono non
lo evidenzi a dovere, vuoi perchè la strumentazione è
più attuale e vuoi anche per uno stile alquanto moderno.
"Sistematico (Giorno Acefalo)" è la breve introduzione
aurea che trasporta l'ascoltatore nel viaggio psichedelico ed elettronico
del disco. Quindi è la volta di "Gente In Piazza",
una sezione sonora che potrebbe essere avvicinata anche ai nostrani
Goblin, quelli più cinematografici, anche se la strumentazione
è logicamente differente.
"Passeggio Tra Luci Psichedeliche" è uno scorcio
alla Jellow Magic Orchestra, band nipponica di musica elettronica,
ora io non sono a conoscenza del fatto che l'autore conosca la band
in questione o meno, resta il fatto che l'idea sonora è alquanto
similare. Cambi di tempo ed umorali staccano l'ascolto rendendolo
più fruibile. "Aria Nuotatrice" parte con spensieratezza
ed un andamento ritmico quasi in stile Police, per poi addentrarsi
in un turbinio di tastiere che variano dal Prog al classico, ma tutto
è relativamente breve, Matrisciano si diverte a giocare con
i suoni e le sensazioni, spesso fuorviando l'ascoltatore. "Spine
Inermi" si basa ancora su brevi ritmiche elettroniche e basi
di tastiere, suoni che riempiono la mente e che possono far viaggiare
fuori dalla realtà, come spesso capita con la musica Ambient.
Bello il frangente pianistico. Qualcosa di differente è "Incredibili
Visioni", più lineare nella struttura e armonicamente
equilibrata. Si torna alle lievi nenie orecchiabili in stile Goblin
con "Noia E Affanno", musica sfuggente, leggera e comunque
legata ad un giro armonioso di facile assimilazione. Più intimistica
"Corolle Di Grida", mentre "Ho Frenato La Cascata"
è come correre lentamente in un sogno, una sensazione a cavallo
fra l'angoscia ed il piacere.
Sono tutti brani di una durata media di tre minuti e sicuramente faranno
la gioia di tutti coloro che amano lo stile Ambient ed elettronico,
perchè le sensazioni che scaturiscono dall'ascolto sono molteplici
e non proprio scontate. Certamente a questo disco si devono avvicinare
i più aperti di mente di voi, ma vadrete che troverete dei
buoni spunti per estraniarvi dalla realtà. Il titolo "Traffico
Di Pulsazioni" calca proprio a pennello, perfetto specchio del
contenuto. Mi sento solo di consigliare all'autore di dare più
continuità ai brani, o perlomeno un crescendo sonoro per creare
più enfasi, ma l'artista non sono io... MS
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