Abbiamo incontrato il chitarrista Nicolas Meier in occasione della
sua collaborazione con Pete Oxley e ne avevamo apprezzato la bravura.
Oggi abbiamo l’opportunità di ritrovarlo con un album
tutto suo, tra l’altro uscito per la prestigiosa casa discografica
di Vai. In sua compagnia alcuni nomi che parlano da soli: Jimmy Haslip
al basso e Vinnie Colaiuta alla batteria. Ma ci sono anche altri ospiti
come Richard Jones, Sally Jo e Lizzie Ball al violino in brani diversi
e Greg Carle alla chitarra in un altro.
Nella sua musica troviamo molte influenze, dal jazz al rock, dalla
musica etnica alla neoclassica, ma quello che più si lascia
gustare è la delicatezza dei suoi virtuosismi. Particolare
la scelta di inserire dei violini, che spesso sembrano rubare la scena
alla chitarra, ma le alchimie che si creano sono di assoluta suggestione.
L’album appare subito molto ricco di brio, la sezione ritmica
fa scintille e i virtuosismi si sprecano, mentre chitarra e violino
duettano in rincorse appassionanti. Come dicevo sopra si tratta di
un mix ricco di influenze, se da un lato l’impronta jazz fusion
è quella più palpabile, è anche vero che la musica
etnica e la neoclassica non sono secondarie, se poi vogliamo credo
ci sia pane anche per gli appassionati di prog. La bravura di ogni
singolo musicista è propulsione per gli altri, sembra un rilancio
continuo e il risultato è un disco altamente godibile.
Un disco variopinto, pieno di colori mediterranei, di fragranze esotiche,
ma anche di grande musica, suonata da musicisti di altissimo livello,
non si può sbagliare. GB
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