E a pensare che questa band di Boston di esperienza alle spalle ne
dovrebbe avere….
In auge sin dalla fine degli anni ’80 si mettono alla luce del
pubblico e della critica grazie a due buoni lavori di Thrash Metal
dal titolo “Kill To Survive” e “Solitary Solitude”.
Ecco, magari se li volete ascoltare cercatevi questi due primi dischi
che non sono per niente male, perché questo “The Deep
And Dreamless Sleep” è un povero minestrone di sonorità
che sembra prendere a due mani dal “Black Album” dei Metallica.
Ed è un peccato perché questa formazione , con ormai
tre veri titolari della vecchia line-up, di tecnica ne hanno, il problema
è che la fantasia si è arenata nel tempo.
Trentasei minuti di canzoni ben suonate, ma che per le mie orecchie
sono già datate. La voce di Paul Souza è ovviamente
simile a quella di Hatefield, la ritmica composta da Jesse Johnson
al basso e da Stuart Dowie alla batteria non è che sia una
macchina da guerra, ma per la causa può più che essere
sufficiente. Le chitarre di Anthony Nichols e Jim Koury sono buone,
specie nei brevi assolo, ma questo non basta al mio taccuino per alzare
le quotazioni. Chi non conosce il genere e si avvicina a questo disco
potrebbe comunque trovare spunti interessanti, come nell’iniziale
“Permanently Damaged” o in “Undefeated”, per
il sottoscritto è un lavoro francamente imbarazzante.
La produzione poi non è che aiuti molto.
Arriveranno tempi migliori per questi signori? Stento a crederci,
ma mi convinco sempre più che nel nostro panorama esistono
realtà che di Meliah Rage ne fanno un sol boccone. Peccato.
MS |