Rock Impressions

Mesmerize MESMERIZE - Stainless
Dragonheart


I Mesmerize provengono da Milano e con l’ingresso del nuovo chitarrista Luca Belbruno ci propinano un album di ottimo Heavy Metal pieno stile anni ’80. Il cantante Folco Orlandini si trova proprio ad agio dietro al microfono ed è autore di una prova maiuscola.

I pezzi sono potenti e diretti, come un pugno allo stomaco. Questi ragazzi non hanno la pretesa di inventare niente di nuovo, ma nel loro sound traspare il rispetto della legge non scritta dell’Heavy Metal, un genere che ha fedeli irriducibili.

C’è divertimento e cuore, rabbia e sudore nei solchi di “Stainless”. Ci sono anche richiami Folk a gruppi come i Skyclad e persino tre guest: Vito Gatto al violino, Paola Bianchi cantante dei Ludmila e Vanni Ceni, cantante dei Wotan in “Hot Lead, Cold Steel”. C’è pane per chi ama i Manowar, fughe in doppia cassa e proclami epici. Importante il lavoro di Andrea Garavaglia alla batteria e di Andrea Tito al basso, dimostrandosi coppia ritmica molto affiatata.

In alcuni frangenti la voce di Fulco trapela tutta la passione per i primi Queensryche periodo “The Warning”, oltre che per Eric Adams (Manowar). L’onore italiano è tenuto alto ancora una volta da un gruppo di ragazzi preparati ed attenti alla lezione dei tempi che furono, con l’ intelligenza di personalizzare il tutto. La produzione è più che soddisfacente e quindi credo che chi ami il genere non sprechi i propri Euri nell’acquisto.

I Mesmerize hanno pretenziosamente ragione, L’Heavy metal è inossidabile (“Stainless”), almeno finché esisteranno gruppi così e speriamo che ciò possa durare per sempre. MS


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