Credo che in ambito Power Metal la Germania sia pressoché imbattibile. Sin dai tempi degli Accept (ossia dalle origini) che metallo fondente sgorga dagli strumenti di numerosi artisti e gran parte di loro sono dotati di buona tecnica individuale o di ottima voce. I Metallium non sono un’eccezione, la loro discografia è ricca di buoni spunti e la voce di Henning Basse è sempre eccellente. In questo genere, come ho avuto modo di dire in numerose altre recensioni, è facile cadere nello scontato, nel deja-vu o in alcuni miserabili casi nel plagio. D'altronde questo è il movimento, le soluzioni sono esaurite, chitarroni sparati e taglienti come asce, voce pulita che vola in alto e ritmica martellante per poi scivolare nel classico assolo di chitarra.

Ancora una volta i Metalium non sono un’eccezione, allora penserete voi che questo sesto capitolo è la solita minestra, in un certo qual modo si, ma i tedeschi a differenza di moltissimi altri loro colleghi, sono in possesso di una forte personalità che li tira brillantemente fuori dalla mischia. Tutti i brani non annoiano, si canta a squarciagola (se ci si arriva) specie nel ritornello di “Mindless” che mi ricorda molto il primo EP dei Queensryche. Sono molto bravi nel saper arrangiare, una bella figura la fanno i cori e l’uso delle chitarre. “Nothing To Undo” è una doccia d’adrenalina alla quale non potete esimervi se siete amanti di queste dure, ma cristalline sonorità. Altri due complimenti, uno va alla cover finale dei Queen “Show Must Go On” (nientemeno), certamente inavvicinabile l’originale per il carisma, ma questo è sicuramente ben eseguito e cantato. Il secondo complimento va alla curiosa collezione annessa di suonerie per cellulare, tutto gratis. “…Che sa da fà pe campà…” MS