Il
disegno in copertina che rappresenta il cd è il sunto del sound
di questo settetto proveniente dall’alta Italia. I componenti
sono di Pavia, Novara, Varese e Cuneo e ci propongono un sound Medieval-Rinascimentale
dalle sfumature moderne, soprattutto grazie alla presenza dei fiati
di Franco Taulino e della Ghironda di Franco Busso. Proprio questo
antico strumento è la caratteristica dei Middle Aging, azionato
per mezzo di una manovella lavora tramite una ruota, pece e corde
di cotone, il tutto gestito da una tastiera.
Il gruppo dopo due demo, “Ancient Wind” (1999) e “Kingdom
Of Desire” (2001) si propone al grande pubblico grazie a questo
primo cd dal titolo “The Call” edito dall’attenta
Ma Ra Cash.
La musica ha i colori del pastello, sin dall’iniziale “In
The Castle” si ha la sensazione di quiete e per nulla strano
è immaginare un folletto saltellare sopra un verde prato ai
confini di un vecchio castello. Il loro sound ricorda molto quello
dei Blackmore's Night, ma l'accostamento deve solo essere preso come
riferimento. La voce di Chiara Vecchio ben si destreggia fra testi
in inglese, francese e tedesco ed ha qualcosa di magico, un tocco
di classe in più in un contesto già superlativo. Gli
arpeggi di chitarra di Alberto Sempio sono lievi e carezzevoli, “Over
The Town” è un mix fra Branduardi e gli svedesi White
Willow. Il richiamo al cantautore ipertricotico è ancora più
evidente in “Melting Pot”, con il ritornello di “Ballo
In Fa Diesis Minore”, ma con l'aggiunta di un assolo chitarristico
davvero bello. Sognante e lieve come un soffio di vento “Few
Things”, brano più maturo dei precedenti con pezzo alla
Gilmoure (Pink Floyd) che si alterna alla voce di Chiara ed al flauto.
I madrigali festosi proseguono con “Miller’s Wedding”
che personalmente mi ricordano passaggi alla Jethro Tull fine anni
’70 e “Musicians”. Incredibilmente bella “Ancient
Wind”, molto Mostly Autumn style, e c’è spazio
anche per Simon & Garfunkel nella superba cover di “Scarborough
Fair”. Forse avrete capito di quale prodotto stiamo parlando
e quindi preferirei non svelare tutti i passaggi di “The Call”,
lavoro di un gruppo maturo dalle notevoli potenzialità live.
Sicuramente da non perdere i loro concerti.
Middle Aging, annotatevi questo nome nel taccuino delle spese discografiche,
staccate la spina da solito tram tram musicale e buon divertimento.
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