In Italia il Rock prende una fetta di ascoltatori che comunque sono
in continua crescita, grazie all’uso di nuovi innesti fra generi
senza troppo stravolgere la formula canzone, come spesso invece accade
nel Progressive Rock. Il nome di Mike 3rd sicuramente non vi giungerà
nuovo, perlomeno quello dei suoi progetti EX KGB, i divertenti Tunatones
o gli Hypnoise, analizzati dal sottoscritto anche in questi canali.
Un artista a tutto tondo, vero amante della musica, colui che sente
di fare solo quello che si prova al momento, senza badare ad etichette
o a preconcetti. Mike ha le idee chiare, affonda a piene mani in svariati
generi come il Jazz, il Blues, il Rock , il Folk ed il Progressive
Rock, per un risultato poco focalizzabile, sicuramente sperimentale.
Il disco è suonato bene, senza interventi elettronici e con
ospiti di riguardo, come ad esempio Paul Mastellotto (King Crimson),
Benny Greb (Stoppok e il trio Ron Spielman), Alberto Stocco, Scott
Steen (Royal Crown Revue) e Roberta Canzian (soprano).
Ascoltando gli undici brani che compongono l’album sovvengono
alla memoria anche nomi forti come ad esempio quello di Tom Waits,
ma quello che funziona è l’abbinamento di situazioni
differenti, come la voce soprano in “Shining Light” con
il Folk Rock.
La produzione sonora è ottima e questo quando accade tendo
a sottolinearlo. Suoni caldi come il legno che domina nell’artwork
del cd. Esso è presente addirittura fisicamente nella versione
vinilica a 180gr, edizione limitata numerata a mano dall’artista
e confezionata con il legno di ciliegio. “Back To Life”
emana questo calore, un brano sinuoso che ti lascia soddisfatto, così
orecchiabile grazie alle coralità femminili ed alla tromba
finale risulta “15 Days”. “Time” gode di una
malinconia già conosciuta grazie al lavoro di band come Opeth,
ovviamente quelli acustici. “Queen Of The Night” non si
discosta molto. Ancora più intimistica “Just Because”,
con un piano che sgocciola note delicatamente. Jazz per “In
The Circle”, bell’intervento di sax in “It’s
All So Quiet” e REM acustici in “Joy”. Molto bella
anche la conclusiva “Blood And I”.
Di generi Mike 3rd nella sua carriera artistica ne ha toccati tanti,
Rock, Rockabilly, Punk, ma per il suo lavoro solista ha cercato qualcosa
di più, dentro se stesso e quello che ne è scaturito
è un suono acustico, caldo, comunque ricercato nelle soluzioni
e proprio per questo interessante per la mente. MS
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