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La DEN Records si dimostra casa discografica attenta a tutto quello
che ruota attorno alla parola sperimentazione sonora e non solo. E'
così che nel 2012 annotiamo due uscite dell'apprezzato vocalist
Claudio Milano (Nichelodeon), la precedente con il The Radiata 5tet.
Questa nuova collaborazione è realizzata con la scrittrice
belga Erna Franssens, più conosciuta come Kasjanoova.
In questo progetto le sonorità elettroniche ricoprono un ruolo
fondamentale, mentre Erna è la scrittrice del concept e Milano
la voce, Attila Faravelli lavora sulle voci con il computer assieme
ad Alfonso Santimone che agisce sui suoni, mentre Stefano Ferrian
è al sax tenore. Da sottolineare che Santimone nel 2011 ha
vinto il premio InSound come migliore musicista elettronico dell'anno.
Anche in questo progetto si riscontrano da parte di Milano le sperimentazioni
iniziate da Antonin Artaud ed in seguito sviluppate da Demetrio Stratos,
così che la voce e la fonetica risulti sempre al centro dell'attenzione.
"Adython" sciolina polifonie ed acrobazie vocali fra suoni
e rumori a tratti inquietanti. Notevole lo sforzo creativo nella minisuite
iniziale "L'Oracolo Di Delfi". L'interpretazione sottolinea
con violenza il significato delle parole dette, mentre i suoni accompagnano
anche caoticamente l'andamento lirico. Poca melodia e tanta teatralità,
tanto che Carmelo Bene sposerebbe sicuramente questa causa con impeto
e convinzione.
L'elettronica è si fredda, ma nel contesto è rafforzativo
del concetto espresso, tanto da rappresentare nella nostra fantasia
giuste immagini di supporto.
La seconda suite è la title track "Adython" e si
apre con la voce accompagnata da un sax sussurrato e morbido. Narra
un frangente del testo: "Prendi nota dai bambini su come comportarsi,
loro rappresentano quello che ti è vicino", questo mi
lancia l'assist proprio per dire come nasce questo tipo di proposta
vocale. Demetrio Stratos la sviluppò proprio ascoltando le
lallazioni di sua figlia e capì che con l'intervento dell'uso
della parola, si perse il significato rafforzativo della fonetica.
Da qui l'uso infantile dell'espressione vocale, salvo poi svilupparla
e studiarla in più coraggiose frontiere polifoniche.
I suoni elettronici che a volte deformano la voce, ben si stagliano
nel concetto globale ed il concept graffia dentro con irruenza. La
potenza del significato delle parole si bilancia in egual peso alla
proposta sonora, per un risultato concreto e profondo.
Paure, stati d'animo ed immagini circondano "Adython", un
punto lontano dove l'uomo può arrivare, un estremo a cui molti
spaventa giungere, semplicemente perchè si ha paura dell'ignoto.
Questa paura Claudio Milano non ce l'ha e continua imperterrito per
la sua strada lontana e se anche noi vogliamo osare....basta seguire
la sua voce a mente aperta, senza restrizioni di sorta. MS
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