Con
“Thrill Of The Chase” I svedesi M.ILL.ION giungono al
loro sesto sigillo in studio. Un disco che riesce a miscelare con
sapienza gli ultimi tre lavori della band, una maturazione artistica
naturale, data dall’esperienza e dalla passione che nutrono
per questa musica. L’Hard Rock proposto è quello che
colpisce per immediatezza, con l’Hammond sempre in evidenza
e uno sguardo più che interessato verso i Pretty Maids ed i
Deep Purple.
Gia la title track che apre il disco ci dimostra i M.ILL.ION in grande
forma, un sound massiccio con le tonalità “amerciane”
a renderla ancora più apprezzabile. Amanti dei riff semplici
e diretti, il quintetto si diletta a far sfoggio di se, non tanto
con dei tecnicismi inutili, quanto con la qualità del songwriting.
La voce di Ulrich Carlsson è molto ben impostata, ottima interprete
di ogni brano, a suo agio anche nei frangenti più elevati.
“Menace To Society” non brilla per personalità,
ma riesce ugualmente a farci muovere il piede, così vale per
“Slave To Society”, con le chitarre in evidenza a scandire
una ritmica pachidermica. Le tastiere di Johan Berquist aprono l’allegra
“The One Above”, spettacolare dimostrazione di come l’Hard
Rock di classe possa catturare la nostra attenzione. Buone anche le
coralità e l’attenta cura negli arrangiamenti.
“U.F.O.” si apre con un arpeggio di chitarra dolcissimo
e sfoga in un riff che oramai oserei definire alla M.ILL.ION. La band
viaggia coesa in ogni brano, un amalgama che si intende alla perfezione,
quasi da farci sentire anche a noi gli schizzi di sudore prodotti
durante la performance. Si, sudore, perché questo è
il Rock, sudore e passione ed i nostri lo sanno benissimo. Variegata
e cadenzata anche “From Heaven To Hell”. Raffinata l’esecuzione
di “Beware Of The Wolf”, mentre la palma al brano più
grezzo del disco spetta a “Fires Of Siberia”.
Nel complesso questo “Thrill Of The Chase” è un
disco più che onesto e che sicuramente raccoglierà molti
consensi, sia da parte degli addetti ai lavori che da parte degli
amanti delle band da me prima nominate. Quando l’Hard Rock incontra
l’A.O.R. possono nascere grandi sensazioni. E bravi gli svedesoni…
MS
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