Assolutamente
un Prog elettrico quello dei svedesi Miosis, distante dalle sonorità
puramente anni ’70, quelle a cui pensiamo solitamente quando
pronunciamo il nome di questo stile musicale. Tastiere quasi del tutto
assenti, esclusi rari interventi synth da parte di Marten Bergkist,
chitarrista della band.
Le chitarre sono due, si aggiunge quella di Henrik Von Harten e a
questo punto avrete capito che stiamo parlando più propriamente
di Metal Progressive. I Miosis si formano nel 2005 a Gothenburg e
sin da subito si dedicano ai suoni elettrici, allo stesso tempo emozionanti,
quelli che maestri come Radiohead e Massive Attack ci hanno elargito
per anni con notevole successo.
Dopo un ep, i Miosis esordiscono con questo “Albedo Adaption”,
un cd composto da sette tracce che creano nella nostra mente quadri
immaginifici, spesso oscuri. La ritmica composta da Mattias Axelsson
alla batteria e da Mikael Mangs al basso è una garanzia per
l’insieme del sound, un vorticoso turbinio sonoro graffiante
che non lesina personalità. La voce di Erik Skoglund è
buona interprete, senza strafare, un altro preciso tassello di questo
puzzle che non è composto da migliaia di pezzi, bensì
da pochi, in quanto al centro del tutto c’è la semplice
importanza del soggetto. Infatti nella musica che si ascolta si bada
al sodo, un Prog Metal essenziale ed emotivo, dove tutto all’apparenza
sembra semplice, ma che in realtà si basa su arrangiamenti
di stile e gusto. Dunque roboante ritmica, dolore ed oscurità,
un perfetto prodotto come spesso band dei paesi nordici ci hanno abituati.
“Albedo Adaption” è un esordio che merita rispetto
ed attenzione, pur non essendo un disco epocale. La band promette
bene e noi siamo sempre qui ad attendere le loro future gesta….con
fiducia e piacere. MS |