Tornano
i francesi Mirage dopo quattro anni dal discreto e piacevole A Secret
Place e quando si dice Mirage si dice Camel, infatti possono essere
considerati come gli eredi più fedeli al sound del celebre
gruppo d'oltre manica.
Questi ragazzi fin dal nome scelto e dalla loro iconografia hanno
palesato tutto il loro amore per i maestri del Canterbury sound, pertanto
sarebbe stupido e disonesto parlare di cloni visto che non fanno mistero
della loro devozione. Fatte queste doverose considerazioni ci resta
fra le mani un dischetto molto godibile, con dei brani piacevoli.
Si parte da "Secret Place", stranamente il titolo dell'album
precedente, che apre e chiude l'album, una cavalcata onirica, vagamente
psichedelica, molto d'atmosfera. "You Don't Fool Me" è
un po' più aggressiva, anche nelle linee ritmiche, e mi piace
il suo gusto narrativo unito ad un'eleganza formale piena di classe.
"Friends of Mine" in partenza è malinconica, poi
il brano muta in un hard sempre ad alto tasso psichedelico e old prog.
Anche "Gone Margarita" segue la scia dei brani precedenti
con delle belle partiture molto classiche.
Tutti i brani sono molto lunghi e dilatati, si viaggia su una media
di oltre nove minuti e le composizioni sono veramente piacevoli, la
pecca sta forse nel fatto che dopo l'ascolto non resta molto, ma questa
può essere solo una questione di gusto personale, il disco
è bello e merita almeno un ascolto. GB
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