Una cosa che mi ha sempre colpito di Elisa è la profondità
della sua musica, questa era evidente nei suoi due lavori solisti
Fistful Of Planets Part.1 e 2, ma anche con quanto fatto coi Tempio
Delle Clessidre e, per chi frequenta i social, con le sue personali
interpretazioni di brani più o meno famosi pubblicate nei suoi
canali.
Tra la fine degli anni ’60 e inizio ’70 avevamo un solo
canale TV. Quella che oggi è Rai 1, allora era l’unico
canale che tutti gli italiani potevano vedere e ad incollare le persone
al tubo catodico c’erano gli sceneggiati, rigorosamente in bianco
e nero e spesso legati a temi soprannaturali e misteriosi, i primi
credo siano stati francesi come Belfagor, I Compagni Di Baal e Joseph
Balsamo, poi sono venuti gli italiani come Ritratto Di Donna Velata,
Il Segno Del Comando ed E.S.P., per citarne alcuni. Le tematiche a
sfondo gotico hanno appassionato il pubblico e ad accompagnare questi
programmi c’erano quasi sempre delle splendide colonne sonore,
che in molti casi aumentavano l’enfasi emotiva delle visioni.
Non è certo un caso se diversi gruppi musicali hanno preso
il nome da questi filmati.
Anche Elisa ne ha subito il fascino e in questo suo nuovo album propone
una personale rilettura delle sigle televisive di alcuni di questi
sceneggiati. E ancora una volta è l’intensità
che mette nelle sue interpretazioni che mi colpisce. La Montaldo non
solo ci restituisce queste sigle in tutta la loro bellezza, ma ne
aumenta la forza drammatica con il suo stile rigoroso e appassionato.
Il Fascino Dell’Insolito è un disco che ci aiuta a rivivere
il fascino di musiche che ai più giovani possono sembrare di
un’altra epoca, ma che sono ancora vive nel ricordo di molti
di noi e che hanno avuto un importante influsso su diversi musicisti
a venire.
Con questo album Elisa ha iniziato a collaborare con Barbara Rubin,
altra artista di spessore del nostro panorama e spero di vedere presto
altri frutti della loro intesa artistica. GB
Altre recensioni: Fistful of Planets Part.1
& 2
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