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Moonlyght sono un combo canadese e questo è il loro album di
debutto, uscito in patria nel 2002 e solo oggi pubblicato in Europa
a seguito di una valanga di giudizi favorevoli e di recensioni positive.
Il gruppo si è fatto notare anche per aver suonato al seguito
di importanti acts quali Opeth, Paradise Lost, Kataklysm e Anonymus.
Il cd apre con un intro che ricorda i Blackmore's Night, ma l'atmosfera
medioevale lascia ben presto il posto ad un Death Metal in stile Children
Of Bodom molto epico e ricco di influenze, grandi tappeti di tastiere,
vari inserti vocali e cavalcate metalliche che si alternano a breaks
acustici, un mix molto ben orchestrato che ha riscosso cori unanimi
di consensi. Il cd si compone di sette brani piuttosto lunghi, il
sound è cupo e vagamente progressive metal, con inserti sinfonici.
Aprono gli otto minuti di "Fantasy" e dopo il succitato
intro si viene calati in un mondo epico che ricorda certi Cruachan
e gli Skylark, mente repentini cambi di tempo e d'atmosfera tengono
alto l'interesse dell'ascoltatore. "The Sceptic Traveller"
abbandona le influenze Celtic Metal per abbracciare un metallo nero
molto anthemico che non abbandonerà più fino alla fine
del cd. Epicità e forza continuano a riversarsi dagli ampli
anche nella cadenzata "Ride On Ice Storms" in un continuo
stilistico granitico e coerente. Il cd si chiude con il brano omonimo
di oltre undici minuti e che è il vero punto di forza dell'album,
una track ricca di lirismo e di potente metal eroico.
Il gruppo è già al lavoro per realizzare il successore
di questo album e se le premesse saranno confermate avremo un altro
disco che farà la gioia di tutti i fans del death metal sinfonico.
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