Rock Impressions

Morkobot - Gorgo MORKOBOT - Gorgo
Supernaturalcat
Distribuzione italiana: Fleish Agency
Genere: Noise Rock / Avantgarde
Support: CD
- 2016


Devo dire che entrare in questo disco per me ha rappresentato una sfida, non avendo familiarità col genere suonato da questo trio. La sfida è stata quella di sentire musica dove altri, forse molti, sentirebbero solo rumore. Per la verità ho ascoltato altri progetti di avanguardia spinta, ma erano cose molto diverse da questa, penso al folle chitarrista giapponese Jinmo, o al progetto avanguardistico di Ogogo, alla violenza degli Xhohx. Inoltre nella mia discografia albergano dischi considerati come precursori del genere noise, ma devo ammettere che non ho approfondito più di tanto gli sviluppi successivi. Però mi affascina a livello concettuale, fare musica col rumore, è qualcosa di molto moderno, non a caso il fondatore è il futurista Luigi Russolo, ma non voglio spingermi troppo lontano.

Il gruppo è composto da due bassisti e un batterista, vi risparmio i nomignoli, perché sono di fantasia. Per certi versi mi hanno ricordato i Beehover, ma questi sono più legati al concetto di canzone, i Morkobot no, i loro brani, dai nomi assurdi, sono delle sfuriate in cui i due bassi distorti si lanciano in fughe adrenaliniche e la batteria sottolinea parti ritmiche telluriche. Il risultato è molto potente, i due bassi sono per lo più distorti e tutto è molto stordente, però non è caos, o meglio ha tutta l’aria di un caos controllato. I brani sono sette e tutti strumentali, in certi momenti mi è venuto in mente anche il Les Claypool più sperimentale. Non è musica rilassante, la tensione elettrica è sempre molto alta e l’attacco sonoro un mezzo espressivo volutamente destabilizzante, però alla fine il disco mi è piaciuto parecchio.

Che vi possa piacere o meno, per me questo disco è come l’urlo di Munch in musica. Colori forti, un panorama tetro ed oscuro, un orizzonte indefinito tra spirali avvolgenti che sembrano volerti inghiottire. Sembra che poco sia cambiato da allora e questa musica potrebbe essere una colonna sonora anche troppo accurata del disagio che molti provano in questi anni. GB

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