I nipponici Mutyumu sono una band di “domani”, infatti
tra le mani abbiamo il loro demo e da quello che abbiamo ascoltato
possiamo dire che il gruppo ha delle ottime idee. Questo cd per essere
un demo è piuttosto lungo, conta infatti dodici brani per quasi
settanta minuti. Piuttosto non ci sono molte informazioni sul gruppo,
che è composto da cinque elementi più un guest al basso:
Hachisunoit alla voce, Ryota Yoda alla chitarra, Jyunpei Suda alla
batteria, Yuko Ikenaga alle tastiere e Chiaki Okamoto al violino.
La musica proposta è molto varia e a volte lascia un po’
sorpresi per il coraggio di certi accostamenti, si passa da partiture
sinfoniche a sfuriate ai limiti del metal più estremo, anche
se non si può mai parlare di metal estremo nel vero senso del
termine, piuttosto bisogna immaginare come sarebbe il prog se venisse
suonato dagli Slipknot. Ma c’è molto prog anche classico,
solo che questo non è tutto. Difficile pensare che la poesia
espressa nel brano “Fujyo Kouhuku Sanka” è stata
partorita dallo stesso gruppo autore delle sfuriate incontrollate
di “Kronos Kairos” eppure è così, quindi
ci sono momenti sublimi, a volte anche spirituali di rara bellezza
e poi ci sono momenti dominati da istinti primordiali, c’è
sperimentazione e citazioni classiche, un universo torbido e contorto,
ma indubbiamente intrigante.
Difficile fare previsioni sul futuro di questa band, di certo in questo
demo hanno saputo sorprendere con accostamente coraggiosi e innovativi
e penso che in futuro potrebbero farlo ancora, speriamo solo che non
perdano la voglia di continuare a stupirci. GB
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