In
Spagna c’è un chitarrista molto considerato nell’ambito
Metal e risponde al nome di Tony Baena. Assieme al cantante Rafael
Morata fonda i The Mystery Hall , formazione di Metal Progressive
atta alla realizzare fughe strumentali molto virtuose. Con Victor
Nieto alla batteria ed Albert Forns al basso che completano la formazione
gli iberici si addentrano negli intrigati labirinti di un genere che
molto ancora vorrebbe dire, ma che in realtà rincorre solo
se stesso.
Sin dal primo brano “Sudden Recall” si capisce subito
l’importanza che ricopre la figura di Tony nella band, sciolinando
scale e riff di buona presa, mentre si denota altrettanto lo scarso
livello di registrazione per quello che riguarda il microfono di Rafael
troppo in fondo agli altri strumenti. “Punished By The Waves”
è potente, classico brano Metal Prog senza troppe pretese,
interessante invece “Underground”, decisamente più
matura grazie anche all’introduzione pianistica del tuttofare
Tony. In teoria questo dovrebbe essere un viaggio mentale e come tale
i Mystery Hall tentano di approcciarlo, ecco allora fuoriuscire attimi
più d’atmosfera, come nell’intro di “Like
A Tumbleweed”, peccato che sia troppo Dream Theater oriented.
Il disco si articola in alti e bassi emozionali, con sufficiente personalità
ma anche con qualche ingenuità, certe melodie come in “Words
And Stone” andrebbero meglio impegnate. La tecnica è
eccellente, ma un poco di noia affiora di tanto in tanto, come in
“Quicksand Love”, pezzo riassuntivo di un genere inflazionato
riguardo queste soluzioni. Anche “Disbelief (Set Me Free)”
è carina, ma già sentita.
In generale questo “trip” non è del tutto malvagio,
anzi in certi frangenti c’è di che godere, ma come si
fa a mutare un genere che nel suo nome ha il pesante fardello di Progressive
(progredire) se non si tenta qualcosa di nuovo? Consigliato agli amanti
del genere, per gli altri c’è bisogno di un ascolto preventivo.
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