Solitamente i musicisti giapponesi sono straripanti e fanno di tutto per mettere in mostra le proprie doti tecniche, ma ci sono altri artisti che prediligono il minimalismo espressivo per comunicare le proprie tensioni artistiche, Naoki Ishida appartiene a questa seconda categoria. Questo è il primo cd, mentre ne è già uscito un secondo per la Quasi Pop Records dal titolo Tone Redust. Difficile trovare informazioni su questo artista anche in Internet, il genere proposto viene definito come acoustic ambient o digital folk o ancora minimal acoustic jazz ambient, con elementi di musica tradizionale nipponica che ogni tanto fanno capolino fra una nota e l’altra.

Le composizioni sono brevi e particolarmente delicate, anche piuttosto soporifere a dire il vero. Ho fatto molta fatica ad entrare nella musica di questo artista, che suona la chitarra e soprattutto un programmatore. Note sospese fra il silenzio e la contemplazione meditativa, un progetto sicuramente insolito e in controtendenza rispetto a quanto si ascolta normalmente, ma è così straniante da risultare particolarmente ostico e difficile da interpretare.

Non voglio dare un giudizio definitivo, in fondo questa non è musica per me, ma qualcuno potrebbe anche apprezzare questi suoni freddi, intrisi di un’eleganza di maniera e di un gusto per la ricerca davvero fuori dal comune. GB

Per un assaggio: http://www.myspace.com/naokiishida