Rock Impressions

Native Window NATIVE WINDOW - Native Window
Inside Out
Distribuzione italiana: Spin Go!
Genere: AOR / Prog
Support: CD - 2009

Circa quattro anni fa Steve Walsh e Kerry Livgren decisero di uscire dai Kansas, lasciando il resto della band nell’incertezza, ovviamente senza le due colonne non si poteva andare avanti col vecchio nome (qualcuno lo fa lo stesso, ma…) e così ecco che nascono questi Native Window, che quindi altro non sono che 4/6 dei Kansas: David Ragsdale, Phil Ehart, Richard Williams e Billy Greer. Ma veniamo subito alla musica, che ovviamente altro non è che la prosecuzione di quanto fatto con la storica band americana. Il taglio di questo nuovo album è molto song oriented e molto AOR, grandissime melodie con strutture armoniche e ritmiche non banali, quindi lo potremmo definire un rock melodico con marcate influenze prog.

Le intenzioni dei Native Window sono chiare fin dalle prime note di “Money”, struttura non banale e grandi melodie, con il ritornello poi irresistibile, che classe cristallina, il testo recita “i soldi non contano più” ed in effetti dietro questo progetto sembra proprio trasparire la voglia di fare musica per il semplice gusto di farla, anche perché altrimenti avrebbero mantenuto di certo il vecchio nome. Ottima produzione e ottime esecuzioni, i due anni di lavorazione del disco hanno dato grandi frutti. “Still (We Will Go On)” è ancora una volta una dichiarazione di intenti, con delle melodie ancora splendide costruite su una base folk e delle ritmiche articolate, ma non troppo. Le parti di violino di Ragsdale sono pregevoli, ma tutti suonano con entusiasmo. Le magie continuano con “Surrender” e con “The Way You Haunt Me”, sembra proprio che l’ispirazione non sia mai venuta meno. Anche la ballad romantica “The Light of Day” regge il ritmo dell’album. “Blood in the Water” è un brano hard rock, ancora una volta le melodie non sono scontate, ma questa volta risultano meno efficaci, anche se il livello è sempre più che buono e c’è un gustosissimo duetto fra la chitarra e il violino. Con “An Ocean Away” si torna a ritornelli che si stampano subito in mente, un brano radiofonico carino. Più intensa “Miss Me”, che introduce una moderata vena malinconica al sound del gruppo che fino ad ora è sempre stato molto solare. Simpatica “Got to Get Out of This Town”, mentre molto contagiosa è l’euforica canzone finale “The Moment”.

Gran bel disco questo dei Native Window, AOR cristallino ottimamente prodotto e splendidamente suonato, ma quel che conta di più sono le splendide melodie create da questi veterani che non ne vogliono sapere di gettare la spugna, per notra fortuna! GB

Sito Web

Artisti correlati: Kansas


Indietro alla sezione N

 

Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Chi siamo | Rock Not Roll | Live | FTC | MySpace | Born Again |