Correva
l'anno 1981 e il mondo della musica rock stava per conoscere una nuova
primavera del cosiddetto movimento progressivo riportato in vita da
Marillion e soci in terra d'Albione, mentre l'America stava a guardare,
o così sembrava.
I Netherworld sono una band americana che in quell'anno ha dato alle
stampe l'unico disco a titolo In The Following Half Light e questa
della Musea è la prima ristampa su CD di quel capolavoro di
rock progressivo con l'aggiunta di una suite che il gruppo in precedenza
aveva eseguito solo dal vivo. L'album è un fresco esempio di
new prog che ricorda un po' i Pallas di The Sentinel e il gusto teatrale
dei Twelfth Night.
La dinamica "Too Hard to Forget" apre le danze con un incedere
epico e pomposo, è la sezione ritmica in particolare a dare
al brano un piacevole tessuto progressivo. "Son Of Sam"
attacca con un bellissimo refrain di chitarra molto epico, mentre
le tastiere sono un po' troppo ottantiane per i miei gusti. "Straight
Into Infinity" è il primo brano piuttosto complesso e
strutturato, con parti malinconiche che si alternano a cavalcate progressive
di grande intensità, resta comunque un brano difficile e affascinante
con una parte centrale drammatica molto azzeccata. "Maybe if
They Burn Me" è un brano duro che alterna momenti di space
rock ad altri quasi new wave con il collaudato impianto ritmico molto
tecnico. "Isle of Man" inizia con arpeggio molto classico
che cresce pian piano e di pari passo aumenta la tensione del brano
che è veramente bello. "Sargasso" è un brano
stranissimo e molto originale, con ampio uso di dissonanze e tempi
insoliti, il cantato è altamente teatrale ed evocativo e l'atmosfera
creata è spettacolare, sicuramente è l'apice creativo
del disco. La suite "Cumulo Nimbus" è una piece strumentale
divisa in tre parti tutte molto belle e ricche d'atmosfera.
E' un vero peccato che il gruppo non abbia trovato la forza per continuare
l'avventura intrapresa con questo disco spettacolare, ma almeno abbiamo
la possibilità di dar loro un doveroso riconoscimento postumo.
GB
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