Rock Impressions

New Goblin - Live in Rome NEW GOBLIN - Live in Rome
No Music No Life
Distribuzione italiana: Self
Genere: Prog
Support: CD - 2012


Claudio Simonetti è uno dei musicisti italiani più conosciuti e amati, grazie alla sua collaborazione storica con il regista Dario Argento, con il gruppo dei Goblin negli anni settanta ha animato le fantasie di molti appassionati di musica e di cinema, perché i Goblin sono stati il gruppo che più di tutti ha saputo trasmettere al grande pubblico sensazioni horror attraverso le sette note, tanto che è oggi impossibile pensare a certe pellicole senza associarle subito alla musica composta dal gruppo di Simonetti.

Dopo i Goblin Simonetti ha dato vita a numerosi progetti e, dobbiamo dirlo, ha campato di rendita non poco sul successo della sua vecchia band, tanto che si trovano sul mercato innumerevoli progetti che con titoli diversi ripropongono sempre i soliti brani noti, poi c’è stata la parentesi Daemonia, con questa band di giovani musicisti Simonetti ha dato l’impressione di una rinascita artistica, anche se ha utilizzato ancora il vecchio repertorio, ma probabilmente questo gli è servito per scaldare i motori e rimettere in piedi il progetto Goblin, con la sezione ritmica dei Daemonia composta da Bruno Previtali al basso e Titta Tani alla batteria e con altri due vecchi amici: Massimo Morante alla chitarra e Maurizio Guarini (il cosidetto “quinto” Goblin) alle tastiere.

Questo curato live ci permette di capire come stanno realmente le cose. In scaletta ci sono ben diciotto brani, che ripercorrono tutta la storia della band, non potevano mancare ovviamente i vecchi classici come “Suspiria” o “Profondo Rosso”, ma troviamo anche pezzi recenti come “Non Ho Sonno” e “Death Farm”. Il gruppo da prova di una grande solidità e con questa formazione sembra essere tornata la magia di un tempo, la cosa che sorprende è come le composizioni proposte non sembrino datate, anzi suonano attuali e intriganti come un tempo, certo siamo in pieno territorio prog e non è un genere “alla moda”, quindi non siamo parlando di modernismi buoni per i quattordicenni, ma stiamo parlando di un sound che suona ancora molto convincente e soprattutto coinvolgente, cosa non così scontata per musica che è strumentale e che è stata pensata per accompagnare dei filmati. Invece questo live ci inchioda ad un ascolto attento e ci trascina in una cascata di emozioni diverse.

Questo Live in Roma è un ottimo disco, registrato bene, anche se in un certo senso mi mette un po’ di malinconia, perché sono convinto che Simonetti e compagni avrebbero potuto fare un po’ di più in questi anni a livello di nuove uscite, ma è anche vero che è molto meglio una serie ristretta di buone uscite piuttosto di tanti lavori molti dei quali senz’anima. Godiamoci allora i New Goblin, una formazione che ci invidiano in tutto il mondo. GB

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