Rock Impressions

Nico's Alchemy - Fundamental Darkness NICO'S ALCHEMY - Fundamental Darkness
Dirty Dog Records
Distribuzione italiana: ?
Genere: Virtuoso
Support: CD - 2008

Questo disco potrebbe essere condensato nella battuta affettuosa “i piccoli chitarristi italiani crescono” anche se Nico Tamburella vive e opera a Londra. Fundamental Darkness è il suo terzo album solista, lo accompagnano Candido alla voce, Danny Stanner al basso e Dave Wire alla batteria. Alla produzione troviamo Lee Dunn e Jon Astley, che hanno svolto un lavoro molto professionale.

Il disco apre quasi in sordina, con delle raffinatezze appena accennate, poi parte l’attacco a base di riffs robusti inframezzati da assoli alla Satriani, il pezzo strumentale si intitola “No Time For Sadness” e non c’è davvero posto per sentimenti tristi. “It’s Enough” è un brano cantato, come la maggior parte dei pezzi di questo disco, la voce graffiante di Candido fa bella mostra di se, un tappeto blues fa da sfondo a questo brano piuttosto duro e quando partono gli assoli sono scintille. “Miss Sensation” gioca la carta del rock melodico americaneggiante, che mi ricorda vagamente anche certi Aerosmith, il brano per la verità non è un gran che, ma l’assolo è davvero terrificante. “Save Me Jesus” è una canzone cadenzata piuttosto aggressiva, costruita su una linea melodica che a tratti ricorda vagamente “Hotel California”, ovviamente in chiave molto più dura, ma che non mi colpisce molto. “Shine On” è molto americana, un bel rock trascinante che deve funzionare bene dal vivo, ma che su disco paga un po’ rispetto alla bellezza delle canzoni che l’hanno preceduta. “A Leap in Space” è un lento strumentale sembra voler incrociare l’hip hop col blues, l’esperimento è riuscito solo a metà, la chitarra ispirata si sposa a fatica con le ritmiche asettiche proposte, sembrano due cose sovrapposte e non integrate. Tutt’altro discorso per la strumentale “Sleeping With the Devil”, dove il nostro guitar hero tira davvero fuori i muscoli e ci regala un’interpretazione da brividi. “Fading Away” è la vetrina ideale per Nico di mostrare tutta la sua bravura e sono sicuro che non vi deluderà. “Fundamental Darkness” è uno strumentale molto nervoso e insolito, dove l’axe hero tira fuori il meglio di se e cerca di imprimere con una certa dose di sano orgoglio la propria creatività allo strumento. In chiusura a sorpresa troviamo il pezzo più commerciale del disco “Miles Away”, in fondo anche un po’ di gusto melodico non guasta.

Nico è davvero bravo e ha confezionato un disco che, pur essendo molto centrato sulla chitarra, non è solo per patiti dei virtuosismi sperticati, certo di axeman bravi ce ne sono molti, ma in fondo c’è sempre posto per chi ha del vero talento, sono anche convinto che Nico possa crescere ancora, intanto possiamo incominciare a conoscerlo proprio partendo da questo discreto dischetto. GB

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