La
storia dei Nightscape risale al recente 2001 e ci porta in Svezia,
dove due amici di scuola si divertono a comporre musica sul PC. I
risultati sono eccellenti e portano i due a dedicarsi più seriamente
al progetto e dopo anni di prove, giunti anche all’università,
gettano le basi per la nascita dei Nightscape.
Il genere trattato è quello del Power Metal. La band è
composta da Simon Akesson al microfono, Stefan Wdmark al basso, Markus
Sundquist alle tastiere, Joakim Wiklund e Pontus Akesson alle chitarre
eTyler Voelz alla batteria.
Le battaglie si aprono con “The Haunted Hill”, doppia
cassa e via! Inevitabili gli accostamenti ai Stratovarius sia per
le melodie “piacione” che per l’impostazione vocale
di Simon. Le fughe tastieristiche sono di matrice neoclassica e malgrado
il tutto sia inflazionato bisogna ammettere la bravura di questi svedesi.
La canzone oltretutto resta interessante in tutto il suo ascolto,
grazie anche ai cambi di tempo e ad una produzione sopra le righe.
La fuga prosegue con “Higher Than Life”, impassibile ed
irremovibile come un politico nella propria poltrona, stabile e nella
norma. Certe arie sono davvero piacevoli e difficile resta rimanere
indifferenti, soprattutto durante certi assolo di chitarra. “Merlin”
ha anche qualcosa degli Helloween, tanto per cambiare.
Scale classiche si susseguono imperterrite per tutta la durata del
disco, ma senza mai annoiare troppo. Infatti la bravura dei Nightscape
sta proprio qua, riuscire a farci mangiare la solita minestra facendocela
passare per pasta ed oggi come oggi, in un mondo sonoro abbastanza
piatto, è diventato addirittura un pregio. Nulla da aggiungere,
solo da constatare che chi ama il genere è in possesso di un
grande disco, gli altri sbadigliano e passano oltre. MS
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